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giovedì 30 giugno 2011

UNA RIFLESSIONE PERSONALE SUI SOCIAL NETWORK di Cawarfidae

E rieccoci ancora qui, questa volta con un momento di riflessione personale di un blogger, lui è Cawarfidae e questo è il link al suo blog: http://cawarfidae.blogspot.com/ . Consiglio di dargli un'occhiata perchè merita davvero e potete trovarvi molti scritti interessanti! ma lascio la parola a lui.



Appurato che i social network non sono il posto ideale per giochi para-letterari o manifestazioni di acume, considerato che la brevità di un essemmesse impone una struttura testuale troppo breve e comunque troppo rigidamente definita, esclusa la possibilità di relazionarsi per via telefonica (sembra tramontata l’epoca delle lunghe telefonate), ridotte al minimo le possibilità di interagire di persona per via della troppa facilità a spostarsi e spostarsi lontano e spostarsi di continuo, che scenari si prospettano per la mia/nostra socialità?
I problemi nascono a monte, e sono dannatamente grossi. Parlare con qualcuno porta a incomprensioni, sempre. Cosa voglio dire io quando parlo con qualcuno o gli mando un messaggio o gli scrivo una mail? Una dichiarazione d’intenti prima di ogni atto comunicativo sarebbe pesante, noiosa, ridicola. Auspico la creazione di una scheda contenente i sottocodici linguistici da utilizzarsi, i referenti, le finalità, i limiti, da compilare prima di ogni nuova conoscenza e da far firmare ad ambo le parti.
Per non parlare di chi ascolta/legge discorsi di altri o per altri o fra altri. È un problema sorto da poco, forse dalla nascita dei social network o giù di lì. Le parole fanno male e per questo di solito non ne uso mai troppe, ma qualche volta per zelo creativo non ci penso su e mi lascio andare; senza considerare che dall’altra parte ci sono centinaia di persone a cui non interessa un accidenti la mia estemporanea elucubrazione, o che facilmente la fraintenderanno, o che la penseranno indirizzata a loro, o che la capiranno e ci soffriranno.
Le parole fanno male e i social network fanno male. Il blog è uno strumento più autarchico e personale, lo leggi se vuoi leggerlo, ti dà spazio per spiegare; ecco perché da oggi sarà meglio usarlo di più.
E magari sponsorizzarlo su Facebook.

4 commenti:

  1. Già, davvero molto interessante. LA RIVOLTA DEL BLOG!

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  2. Un pensiero che spesso, leggendo stati/note di gente che ha bisogno di esprimersi e parlare, mi ha colpito spesso. "Apriti un blog". Concordo.

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  3. Grazie per l'apprezzamento e grazie ancora a Mattia per l'interessamento! a presto

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