E rieccoci ancora qui, questa volta con un momento di riflessione personale di un blogger, lui è Cawarfidae e questo è il link al suo blog: http://cawarfidae.blogspot.com/ . Consiglio di dargli un'occhiata perchè merita davvero e potete trovarvi molti scritti interessanti! ma lascio la parola a lui.
I problemi nascono a monte, e sono dannatamente grossi. Parlare con qualcuno porta a incomprensioni, sempre. Cosa voglio dire io quando parlo con qualcuno o gli mando un messaggio o gli scrivo una mail? Una dichiarazione d’intenti prima di ogni atto comunicativo sarebbe pesante, noiosa, ridicola. Auspico la creazione di una scheda contenente i sottocodici linguistici da utilizzarsi, i referenti, le finalità, i limiti, da compilare prima di ogni nuova conoscenza e da far firmare ad ambo le parti.
Per non parlare di chi ascolta/legge discorsi di altri o per altri o fra altri. È un problema sorto da poco, forse dalla nascita dei social network o giù di lì. Le parole fanno male e per questo di solito non ne uso mai troppe, ma qualche volta per zelo creativo non ci penso su e mi lascio andare; senza considerare che dall’altra parte ci sono centinaia di persone a cui non interessa un accidenti la mia estemporanea elucubrazione, o che facilmente la fraintenderanno, o che la penseranno indirizzata a loro, o che la capiranno e ci soffriranno.
Le parole fanno male e i social network fanno male. Il blog è uno strumento più autarchico e personale, lo leggi se vuoi leggerlo, ti dà spazio per spiegare; ecco perché da oggi sarà meglio usarlo di più.
E magari sponsorizzarlo su Facebook.
ha! interessante!!
RispondiEliminaGià, davvero molto interessante. LA RIVOLTA DEL BLOG!
RispondiEliminaUn pensiero che spesso, leggendo stati/note di gente che ha bisogno di esprimersi e parlare, mi ha colpito spesso. "Apriti un blog". Concordo.
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento e grazie ancora a Mattia per l'interessamento! a presto
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